1) Un’ecografia della colecisti atta ad accertare la presenza di calcoli, le loro dimensioni e a valutare il potere di contrazione delle colecisti (fig. 5)
2) Una Tac della colecisti ad alta risoluzione senza mezzo di contrasto (fig. 6) per verificare la presenza o meno nel calcolo di calcificazioni e la loro entità e, con contrasto ad eliminazione biliare (fig. 7), per valutare la pervietà del dotto cistico.
3) In alternativa alla TAC, per valutare la pervietà del dotto cistico si potrà effettuare una Colangio Risonanza Magnetica (fig. 8). Con la somministrazione di un contrasto epatospecifico (fig. 9) sarà possibile acquisire un’informazione ancora più accurata per la valutazione della pervietà del cistico attraverso il quale, dopo la litotrissia, dovranno essere espulsi i frammenti residui per mezzo delle contrazioni della colecisti. La pervietà del dotto è indispensabile anche per l’ingresso nella colecisti degli acidi biliari i quali provvederanno allo scioglimento chimico dei microframmenti e degli aggregati di cristalli di colesterolo.