Risposta:
Il consiglio dell’urologo è giusto. Anche le linee di guida Europee sono in accordo. Un calcolo renale può infatti esser causa molto spesso di infezioni che, decorrendo silenti, possono con il tempo compromettere la funzionalità del rene. Inoltre il rischio è quello che il calcolo possa muoversi dal rene e andare nell’uretere. A questo punto può provocare coliche con la necessità di ricorrere in tempi brevi alla sua rimozione. Quando però è nell’uretere (soprattutto quello pelvico) a volte la litotrissia è difficile da effettuare e il rischio è quello di finire in una camera operatoria per sottoporsi ad una rimozione endoscopica. Perciò le consiglio di fare al più presto una Litotrissia Extracorporea. Per quanto riguarda il regime alimentare, se non viene effettuato uno studio sul suo metabolismo renale, non si può consigliare nessuna dieta. Nella nostra Unità di Litotrissia effettuiamo questo studio metabolico che è descritto per sommi capi sul nostro sito: www.litotrissia.it
Risposta:
Con la nostra apparecchiatura a puntamento ecografico in tempo reale non è certamente un problema. La litotrissia extracorporea è un metodo non invasivo e non necessita di alcun tipo di anestesia.
Risposta:
La litotrissia con puntamento ecografico in tempo reale a volte riesce a “polverizzare” i calcoli intendendo con questo termine una frantumazione in particelle inferiori a 1 mm, e spesso riesce ad ottenere particelle inferiori o uguali a 3 mm. Pertanto i suoi microcalcoli, se effettivamente delle dimensioni di 2-3 millimetri, non necessitano di essere trattati con la litotrissia. Solo se le dimensioni fossero superiori ai 3 millimetri ci sarebbe l’indicazione al trattamento.
Risposta:
Se i frammenti sono visualizzabili ecograficamente non dovrebbero esserci problemi per la loro polverizzazione né per una loro rapida espulsione. Dovrei farle un’ecografia per poterle dare una risposta precisa.
Risposta:
Non sono a conoscenza di studi che dimostrino un’azione di prevenzione degli antiossidanti sulla litiasi renale. Posso pero’ dirle che l’assunzione di vitamina C a dosi elevate puo’ favorire la formazione dei calcoli renali.