Risposta:
Innanzitutto lei deve liberarsi di questi due calcoli. Se oggi va da un urologo le consiglierà di effettuare un intervento endoscopico detto “percutanea” invasivo ed in anestesia generale oppure un intervento endoscopico detto RIRS sempre in anestesia generale dovendo portare in entrambe i casi un catetere reno-vescicale per 2 o 3 mesi. Noi trattiamo questi grossi calcoli da 35 anni con degli interventi di Litotrissia Extracorporea a puntamento ecografico in tempo reale assolutamente non invasivi, che non richiedono ne’ anestesie ne’ cateteri ne’ hanno complicanze. A lei la scelta!
Risposta:
Non conosco le dimensioni del suo calcolo ne’ se è radiotrasparente cioè di acido urico. Quindi non le so dire se si può sciogliere. Comunque se ha dimensioni superiori ai 6-7 mm le possibilità sono scarse. L’alternativa è la Litotrissia extracorporea a puntamento ecografico metodica assolutamente non invasiva che non necessita neanche di anestesia.
Risposta:
Ma certamente! Le hanno proposto procedure terapeutiche molto invasive quando il problema poteva essere risolto assolutamente in modo non cruento. Mi dispiace per lei se dovrà percorrere questa strada ma ritengo che noi potremo esserle di vero aiuto.
Risposta:
Secondo le linee guida, essendo una paziente asintomatica, non dovrebbe avere le indicazioni all’intervento chirurgico ne’ a quello medico. Personalmente non sono d’accordo con questa posizione dettata dagli anglosassoni e seguita da noi italiani in quanto i primi ragionano più che in termini di salute in problematiche di costi che dovrebbe affrontate la Sanità Nazionale che da un punto di vista strettamente medico non mi interessano minimamente. Lo studio multicentrico Nazionale MICOL che ha arruolato oltre 30.000 pazienti ed altri studi (Sirmione, GREPCO) dicono che i pazienti asintomatici diventeranno sintomatici nel 30% dei casi nell’arco di dieci anni. Se lei fosse una signora di 70 anni potrei essere d’accordo con le linee guida pur prescrivendole una terapia medica ma data la sua ancora giovane età le consiglierei di sbarazzarsi di questi calcoli o con un intervento chirurgico o con una Litotrissia. Per poterle dire se potrebbe essere una candidata alla Litotrissia dovrei visitarla, farle personalmente un’ecografia ed altre procedure diagnostiche particolari.
Risposta:
Con la nostra tecnica non abbiamo, fino ad ora, mai avuto problemi a trattare un calcolo di queste dimensioni in modo assolutamente non invasivo e senza anestesia. Ritengo solo sia necessaria più di una seduta di litotrissia e l’apposizione di uno stent ureterale prima dell’inizio degli interventi, stent che verrà rimosso quando avrà eliminato tutti i frammenti residui.