Risposta:
Non c’è evidenza in letteratura di danni al parenchima renale causati dalle onde d’urto che possano compromettere nel tempo la funzionalita’ dell’organo.
Esistono danni immediati alle strutture vascolari (ai capillari) che sono la causa di un’ematuria macroscopica (cioè’ della presenza di sangue nelle urine).
Questa compare, direi sempre, subito dopo la litotrissia e puo’ persistere anche per alcuni giorni senza portare pero’ a nessuna conseguenza.
Esiste anche la possibilita’ della rottura di vasi che possono portare alla formazione di un ematoma sottocapsulare.
Ma anche in questa circostanza non ci saranno conseguenze in quanto l’ematoma si riassorbira’ spontaneamente nell’arco in genere di 1-3 mesi senza causare problemi.
Domanda:
CHE COSA VUOL DIRE ESWL?
Risposta:
Extracorporeal Shock Wave Lithotripsy: Litotrissia Extracorporea con Onde d’Urto.
Domanda:
DOPO QUANTI GIORNI POSSO RIPRENDERE L’ATTIVITÀ LAVORATIVA DOPO LA LITOTRISSIA EXTRACORPOREA?
Risposta:
Anche il giorno dopo. A volte se il calcolo non viene polverizzato ma solo frammentato si potranno avere delle coliche ma in genere queste si risolveranno rapidamente con l’espulsione dei frammenti residui.
I giorni a seguire la litotrissia si consigliera’ al paziente di fare un po’ di attivita’ fisica e di bere molto somministrandogli dei farmaci antispastici per rilasciare la muscolatura dell’uretere.
Risposta:
Mediamente dai venti ai trenta minuti. In alcuni casi, in cui il puntamento del calcolo è piu’ difficoltoso, puo’ durare anche quarantacinque minuti.
Risposta:
In genere è sufficiente ricorrere ad una semplice analgesia. La soglia del dolore è comunque estremamente variabile e qualche rara volta si deve sedare il paziente con un’anestesia per via venosa